4 mesi negli Stati Uniti fanno tanto!

Vi voglio raccontare la mia esperienza come bagnina nel parco divertimenti “Six Flags”, a 20 minuti da Los Angeles.
Questo parco è stata la mia casa per tutti i quattro mesi passati negli Stati Uniti. Trascorrevamo quasi sempre le giornate qui, sia di lavoro che libere, poiché le attrazioni per i dipendenti erano gratis!

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Io ed i miei colleghi lavoravamo circa 8 ore al giorno, anche se alcune giornate sembravano essere molto più lunghe per quanto lavoro c’era da svolgere. Nonostante ciò è stato uno sforzo ben ripagato, in quanto ho avuto l’occasione di incontrare persone da ogni parte del mondo; Sudamericani, Thailandesi, Cinesi e moltissimi Europei. Questo mi ha permesso di conoscere ed imparare culture, usi e tradizioni diversi dalla mia, ampliando il mio bagaglio di esperienze.

L’impatto con la cultura locale è stato decisamente un’esperienza unica. Vedere ragazzi di 16 anni guidare meglio di me e con auto enormi, dover esibire il passaporto anche solo per bere una birra (è vietato per legge somministrare alcolici sotto i 21 anni) o perdere 5 minuti solo per scegliere quale bibita acquistare sono state alcune delle cose più strane per me.

Anche il solo andare al supermercato e perdersi tra le corsie tra l’infinità di prodotti che si possono acquistare è un’esperienza da non perdere! Non parliamo poi di tutte le catene di Fast Foods presenti negli Stati Uniti; Jack, In-n-Out, Denny’s (il mio preferito), Wendys, Pollo Loco, Carl’s Junior, Panda, Seven Eleven (il mio secondo preferito), e potrei continuare all’infinito…

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Oltre a conoscere persone da ogni parte del mondo ho cercato di immergermi il più possibile nella cultura americana. Ho partecipato a grigliate (gli americani ne vanno matti), parlato in Inglese il più possibile, visitato il maggior numero di posti, ecc.

Durante la mia permanenza estiva ho avuto l’occasione di visitare al meglio Los Angeles e dintorni. La Walk of Fame, Hollywood, gli Universal Studios, Downtown, Beverly Hills, Santa Monica…ho cercato di visitare il più possibile!

Nonostante ciò, una volta finito il lavoro a Settembre, ho deciso di prolungare la mia permanenza e partire con due miei colleghi (Eunice e Robert) per un Road Trip! Dopotutto è un’esperienza da fare almeno una volta, così abbiamo caricato tutti i nostri bagagli nel retro di una macchina e siamo partiti per il nostro viaggio. 

La prima tappa è stata il Nevada e Las Vegas, la famosa città del peccato. La seconda meta lo stato dell’ Arizona, con fermata obbligatoria al Grand Canyon e zone limitrofe (Antelope Canyon, Lake Powell, Horseshoe…). Successivamente ci siamo recati nello Utah ad ammirare il Bryce Canyon, un’autentica meraviglia, dopodichè  abbiamo fatto rotta verso la California, visitando Yosemite e Sequoia park. Esausti dai campeggi e dalle lunghe camminate, siamo andati a San Francisco, capitale della cultura Hippy. Come ultima tappa in programma avevamo previsto di viaggiare lungo tutta la costa del Pacifico, ma il tempo a nostra disposizione era poco e ci siamo dovuti accontentare di Santa Barbara e Santa Cruz, la patria del surf.

Avrei numerosi aneddoti da raccontare riguardo alla mia esperienza, ma ho bisogno di molte più pagine. Per darvi un’ idea di quello che ho passato vi racconterò i miei due preferiti. Il primo è successo proprio mentre stavo lavorando, quando ho dovuto aiutare Britney Spears ed i suoi figli a salire su una delle giostre. È stato super divertente! il secondo è successo invece a Las Vegas, quando mi sono trovata in un Pool Party senza avere un centesimo con me. Fidatevi, essere a Las Vegas sul bordo di una piscina senza soldi circondata da ubriachi e persone ricchissime è una cosa che mette veramente a disagio!

Lavorare presso Six Flags mi ha permesso di mantenermi tutta estate e di poter viaggiare nel mese di settembre. Questo però dipende anche da come una persona gestisce le proprie spese. Alcuni preferiscono conservare del denaro da portare a casa, altri cercano di vivere al 100% questo tipo di esperienza.

Una cosa su cui prestare molta attenzione è sicuramente l’ assicurazione medica. mi è capitato di dover recarmi da un medico e per un semplice controllo mi hanno chiesto ben 100$, cosa che in Europa è gratis. In America oltre alla sanità i metodi per spendere il proprio denaro sono infiniti, non a caso è la patria del consumismo. Sono tornata a casa con la valigia piena di Levi’s, Converse e pure un iPhone nuovo!

La cosa più strana di questa esperienza è il comunicare con i propri amici rimasti nel proprio paese. Ricevere un messaggio di buongiorno quando da te è piena notte o viceversa è qualcosa che confonde anche dopo mesi.
Se dovessi dire la cosa più brutta in assoluto è sicuramente il momento degli addii; Salutare la propria “famiglia americana” e tornare a casa è sempre un momento commovente.

 Diana Meroño

 

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